Title
Prayer hours shouted from minarets
Short description
Giovanni Battista Brocchi notes the hours when he hears prayer times shouting loudly from the minarets.
Text on source
Gli Arabi hanno mesi lunari, ma non seguono l'uso degli Ebrei che ad ogni quattro anni mettono un mese intercalare, talchè in Egitto il mese di primavera (Rabiah) cade sovente in inverno. I giorni della settimana sono sette: fino al quinto sono indicati col numero 1 (Had), 2 (Tnen), 3 (Telate), 4 (Arbah), 5 (Kamis), indi viene il Giommà, poi il Sabt ch'è l'ultimo. La festa cade nel Giommà, ma non vi è altro dovere che di andare alla Moschea, e fare una preghiera: solo gli artigiani cessano dal lavoro, e rimangono chiusi gli uffizi, ma i negozianti seguitano a fare le loro faccende. Nel minareto, o campanile della Moschea, cinque volte al giorno persone addette a questo uffizio vanno ad annunziare ad alta voce l'ora della preghiera, cioè tre ore prima di terza (Fager), a mezzogiorno (Dohor), a tre ore dopo (Asser), al tramontare del sole (Magreb), all'una e mezza della notte (Esce).
English translation
Folios/Pages
pp. 113-114
Date
1822 11 19
Observations on the events description
The dots on the map indicate the places where sound and music events were described. They don't represent travel stages.

Participants
No other participants in this event description.


How to quote
Murarotto E., "Prayer hours shouted from minarets" (Event description), Echos. Sound Ecosystems in Travelogues. Published 2023 01 19.

doi: 10.25430/echos.travels.25

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