Title
Some musical instruments in Alexandria
Short description
Giovanni Battista Brocchi recounts a musical event he witnessed at Dr. Morpurgo's house. The musical instruments were: a psaltery known as a "Ganun" (qānūn), a seven-stringed double gut guitar (‘ūd), a tiny rattlesong harpsichord (ṭār), and a kind of violin (kamāncheh) with a very bizarre shape.
Text on source
Alla sera andai in casa del Dott. Morpurgo, il quale volle darmi il trattenimento di una musica araba. V'erano tre suonatori e cinque cantanti tutti arabi ch'esercitano questa professione, e vanno ove sono chiamati. Io, che trovai buona a Ragusi la musica slava, deggio dire che questa è veramente detestabile. Gli stromenti erano un salterio detto Ganun, una chitarra assai ventricosa a sette corde doppie di budello (Eud), un picciolo cembalo a sonagli (Tar), ed una spezie di violino (Camanghe) di forma assai bizzarra. Il corpo di questo strumento è formato di una noce di cocco, su cui è tesa una pelle, ed ha un lungo manico; due sono le corde, composte ciascheduna di più crini di cavallo, e suonasi con l'archetto. Dalla parte opposta al manico è una spranghetta di ferro, che serve di base all' istromento per appoggiarlo alle ginocchia del suonatore.Non posso esprimere quanto monotono, e disaggradevole sia il suono di questi stromenti, e rispetto al canto non saprei meglio paragonarlo che a quello de' frati, quando salmeggiano in coro. Tuttavia si cantavano canzoni amorose, ma ci voleva tutta la buona fede per credere che si esprimessero cose galanti con una salmodia cosi tetra (Gl'intendenti mi dicono che tutte le cantilene arabe sono in tuono minore). Alcune canzoni avevano il loro refrain. Per esempio in una di esse l'innamorata faceva conoscere al suo amante quanto era cosa difficile e pericolosa che potesse parlargli, e lo avvertiva che ciò non poteva fare che alla notte: ciascheduna strofa finiva col refrain,"hali bela num", cioè "il mio stato è senza sonno. I nazionali vanno in estasi quando sentono questa scellerata musica, e la trovano eccellente, com'è naturale: uno de' cantanti aveva fama di essere valentissimo, e di avere buona voce, e passava pel Tachinardi di Alessandria, se non dell'Egitto. Questo divertimento durò tre buone ore, e lungo la cena che imbandì l'ospite. Qualunque esser possa la musica araba, manca di melodia, ed è poverissima di motivi, per la qual cosa riesce disaggradevole e monotona oltre ogni credere. Le canzoni erano composte da poeti del Cairo, dai quali n'esce sempre qualcheduna di nuova. La cosa più curiosa è che il canto era di tratto in tratto interrotto da' mali vezzi di uno che contraffaceva il buffone.
English translation
Folios/Pages
pp. 80-81
Date
1822 11 10
Observations on the events description
The dots on the map indicate the places where sound and music events were described. They don't represent travel stages.

Participants
No other participants in this event description.


How to quote
Murarotto E., "Some musical instruments in Alexandria" (Event description), Echos. Sound Ecosystems in Travelogues. Published 2023 01 19.

doi: 10.25430/echos.travels.25

This work is licensed under CC-BY-SA 4.0