Title
Musical instruments and dance, even in Ramadan
Short description
Vitaliano Donati offers some reflections on the music and dance of Arabs and Turks by referring to their performance in Ramadan.
Text on source
Sia i Turchi, che gli Arabi non hanno verun impegno per fare apprendere il suono, o il ballo a loro figli, e se v'è alcun Arabo o Turco, che sappia sonare o il flauto a due da loro detto Argun (V. Fontanini) o una specie di monacordo da loro detto rebabe, da dove ribeba disegnato da Le Bruin, o il Sautir de' Turchi specie di Salterio assai grande, questi lo apprese senza verun impegno de' suoi, rarissimi sono quelli che maneggino stromenti, ne giamai alcuna persona ben nota s'occupa nel sonare d'alcuno stromento. Nei veri Arabi d'Arabia non viddi mai stromento veruno. Un arabo, o Turco che si trattenesse dell'ore con la Musica sarebbe guardato come uomo da niente. Bene è vero che nelle notti del ramadan si trattengono qualche ora con musica e cantatrici, ma quello essendo tempo di ramadan è come tempo privilegiato ne Turchi, ed in tal tempo loro si permettono alcune cose, che in altro sono affatto vietate, credono che il digiuno li renda incapaci d'una certa toleranza, ed una perfetta osservanza della legge, e sogliono dire i Felachi in tempo di Ramadan "illim Ramadan V ruchi Daiak", oggi è Ramadan, la mia anima è ristretta quasi dir volesse il mio spirito è oppresso per il digiuno.
English translation
Folios/Pages
ff. 72-73
Date
1761 03 circa
Observations on the events description
The dots on the map indicate the places where sound and music events were described. They don't represent travel stages.

Participants
No other participants in this event description.


How to quote
Murarotto E., "Musical instruments and dance, even in Ramadan" (Event description), Echos. Sound Ecosystems in Travelogues. Published 2024 11 01.

doi: 10.25430/echos.travels.50

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